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Come utilizzare gli hashtag

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Come utilizzare gli hashtag sui social

Come utilizzare gli hashtag

Tra le modalità di ricerca di contenuti sui social media, gli hashtag sono certamente una delle più utilizzate. Per chi non li conoscesse, gli hashtag sono parole o sequenze di parole precedute dal simbolo cancelletto # e usate nei social media per categorizzare dei contenuti, che possono così essere più agilmente cercati e quindi trovati dagli utenti. In molti social nettwork come Instagram e TikTok gli hashtag possono essere seguiti come se fossero dei normali utenti o creators.

La parola hashtag è un vocabolo di derivazione inglese, composto dal termine “hash”, che indica il simbolo #, e tag, che significa etichetta o marcatura: essi sono dunque delle chiavi di ricerca che racchiudono in uno stesso argomento tutte le foto e tutti i video che le contengono, definendo quindi un tema comune tra i post stessi.

Una volta inseriti uno o più hashtag nel testo di immagini, reel e storie, questi funzionano come gli ormai noti link del web, collegamenti ipertestuali che, piuttosto che collegare pagine, permettono di trovare i post contenenti l’argomento ricercato. Essi possono essere utilizzati da tutti, profili privati, brand, influencer e attività locali, ma è per queste ultime che la scelta degli hashtag risulta più ostica.

Ecco quindi una breve guida ricca di preziosi consigli su come usare gli hashtag al meglio, pensata per incrementare la notorietà di ristoranti, negozi, centri estetici, saloni di bellezza e aziende che operano su un territorio circoscritto e non a livello nazionale o mondiale.

Come si usano gli hashtag

Per utilizzare correttamente gli hashtag sui social non esiste ancora un “Manuale” guida su cui basarsi; ciò che è certo è che ci sono delle best practice per rendere queste chiavi di ricerca più performanti e capaci di incrementare la visibilità di un brand o di un’attività commerciale.

Ecco 4 regole per raggiungere più utenti con i giusti hashtag sui propri post:

  • Inserire hashtag specifici: scegliere di utilizzare hashtag molto popolari può essere, a prima vista, allettante, soprattutto se si è convinti che questi potranno portare un aumento di follower, mi piace o commenti. In realtà, però, anche se così fosse, questi nuovi seguaci assai difficilmente diventeranno clienti, e si può anche cadere vittime dei like degli spammer, utenti interessati solo al proprio personale tornaconto. Stesso errore avviene se si scelgono chiavi di ricerca non inerenti alla propria attività o troppo generiche, le quali non porteranno ad alcun risultato soddisfacente e redditizio. Bisogna infatti considerare che appesantire un contenuto con tanti hashtag non è la strategia giusta: inserire #ciao, #splendeilsole, #bellissima, ad esempio, altro non è che una perdita di tempo che comporta un abbassamento della qualità del post. Gli user, infatti, non amano leggere contenuti riempiti di cancelletti e sequenze di parole che non sono inerenti all’argomento, i quali, oltre a non incrementare la visibilità del locale, possono addirittura infastidire i consumatori digitali.
    Alcuni hashtag, oltremodo, sono stati “bannati” da alcune piattaforme e il loro uso comporta un abbassamento drastico, se non l’azzeramento, della “reach organica” ovvero il numero di persone che in maniera naturale, senza sponsorizzazioni, vedranno quel post.
  • Non usare hashtag complicati: la comunicazione online deve essere semplice, diretta, descrittiva ed emozionante. Tutti sono ormai bombardati da informazioni e contenuti, tanto che nessuno si ferma più a leggere qualcosa di difficile o incomprensibile, in quanto ogni utente sa che esistono moltissimi altri profili social in grado di rispondere alla chiave di ricerca digitata attraverso informazioni più intuitive. Ciò significa che gli hashtag inseriti devono essere facili da comprendere e intuitivi, tali da descrivere in poche parole la sintesi del significato del post.
  • Scegliere il contesto giusto: bisogna imparare a usare gli hashtag nel modo giusto. Inserire chiavi di ricerca inutili e con poco senso rispetto al resto del contenuto significa, agli occhi degli utenti, non avere una buona capacità di comunicare con loro e di condividere le informazioni davvero importanti. In più, sono più apprezzati e visti di buon occhio tutti quei post, siano essi video, immagini o storie, che non contengono un numero troppo alto di hashtag. Inserirli nelle descrizioni in grandi quantità altro non è che un modo per danneggiare il vero contenuto, che si disperde rendendo il post inevitabilmente meno efficace di quanto avrebbe potuto esserlo senza etichette. Anche se Instagram ha limitato il numero di hashtag per ciascun post a 30 etichette, è bene non utilizzarne più di 10. In aggiunta, piuttosto che inserirli in blocco alla fine della descrizione del contenuto condiviso, è buona regola utilizzarli anche nella parte superiore del testo e in quella centrale, dando movimento al tema trattato senza appesantire l’argomento sul finale.
  • Prediligere hashtag geolocalizzati: utilizzare sequenze come #fashion, #food, #fitness, #nature significa entrare in tematiche di dimensioni enormi, tanto che farne parte equivale ad essere un ago in un pagliaio. Per utilizzare correttamente gli hashtag essi devono essere geolocalizzati e ben contestualizzati, altrimenti i contenuti si perdono nell’enorme oceano dei social media. La giusta strategia da attuare consiste nel cercare gli hashtag inerenti al profilo ma con un focus più piccolo, al fine di intercettare le parole chiave giuste che possano raggiungere un target e un audience adatti alla tua attività e con una dimensione geo localizzata più realistica.

Come trovare i giusti hashtag

Dopo aver compreso le regole di utilizzo di queste etichette social, bisogna capire come trovare gli hashtag adatti alle diverse attività e ai molteplici business presenti su un territorio, Infatti, in primo luogo è necessario comprendere quali hashtag sono più performanti nella propria area di riferimento e nel mercato in cui si opera: gli hashtag somigliano molto alle parole chiave per l’indicizzazione e l’ottimizzazione SEO dei siti web sui motori di ricerca come Google, quindi è bene capire cosa cercano gli utenti digitali e con quali termini di descrizione lo fanno. Il primo passo per capire quali utilizzare, onde evitare piattaforme a pagamento poco affidabili e troppo generiche, è effettuare una ricerca hashtag con il nome del proprio paese o, se troppo piccolo, della propria provincia, per poi passare alla selezione delle parole chiave specifiche per la propria attività, indagando per ciascuna suggerimenti forniti dalla piattaforma, numero di post che le contengono e possibili etichette simili ma più performanti. Inoltre, non dimenticare di monitorare trend, eventi e notizie locali, al fine di essere sempre aggiornato sulle novità e sugli hashtag che interessano il target a cui ti rivolgi attraverso i social media.

Ti consigliamo di monitorare, seguire gli hashtag prima di usarli. Mettiti nei panni dei tuoi clienti ideali e prova ad ipotizzare quali hashtag possono cercare o seguire. Se i contenuti che sono categorizzati con quel tag sono interessanti è probabile che i tuoi potenziali clienti li seguano.

Come migliorare le performance dei profili social

Come avrai intuito, gli hashtag che probabilmente hai utilizzato fino ad ora probabilmente non erano abbastanza utili e inerenti alla tua attività, almeno non abbastanza da poterne incrementare notorietà e fatturato. Hai certamente sottovalutato la portata di questo strumento di ricerca sui social media, servendotene solo per “arricchire” i post o per puro divertimento, oppure hai cercato di inserirli al meglio, ma senza una strategia e uno studio alla base. Per migliorare l’utilizzo delle parole chiave dei tuoi profili social e per consentirti di risparmiare tempo prezioso, la scelta di un social media manager è quella che più ti consente di raggiungere obiettivi vincenti e stimolanti. Questa figura, infatti, opera nel digitale e ne conosce i segreti, tanto da poter effettuare studi personalizzati e approfonditi per ciascuna attività, definendo strategie efficaci ed efficienti.

Gli hashtag non sono di certo l’unico strumento digitale del quale occuparsi per rendere un profilo bello, accattivante e capace di invogliare i consumatori digitali ad acquistare un prodotto piuttosto che a usufruire di un servizio: insieme ad essi un social media manager si occupa della costruzione dell’identità digitale del business, dei testi, del tono di voce, della selezione delle parole e delle emoticon, della cura delle immagini e dei video e della diffusione dei post, veicolandoli ai giusti utenti.

Che aspetti? Richiedi una consulenza gratuita per la gestione dei tuoi profili social.


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